Oggi la nostra gioia ritorna, ma il nostro dolore è aumentato

Oggi il nostro Santo Padre e Vescovo è tornato in Vaticano. La Chiesa di Roma non è più priva del suo pastore! Questo è motivo di grande gioia per tutti i fedeli di Gesù Cristo a Roma.

Ma il nostro dolore, ahimè, è aumentato, perché i recenti avvenimenti mostrano come il nostro Santo Padre sia completamente prigioniero della mafia di San Gallo, come ogni sua mossa e parola sia controllata. Come sia circondato da coloro che sono noti per controllare gli altri e ingannare coloro che essi controllano. Come le sue condizioni di salute si siano deteriorate così tanto, e come sia stato trascurato da coloro che sono stati accusati di sorvegliarlo in prigione.

Allo stesso tempo, l’effusione di amore e devozione da parte dei fedeli di tutto il mondo ha reso il suo viaggio a Ratisbona un evento unico nella storia moderna della Chiesa. Le folle si sono subito radunate e migliaia e decine di migliaia si sono preparate a recarsi a Ratisbona per vedere il Vicario di Cristo, Vicario con la Carisma della verità.

Che dolore pensare che non ha la libertà di viaggiare dove vuole quando vuole o anche di stare con suo fratello per tutto il tempo che vuole. Che comportamento vergognoso abbiamo visto da parte del nunzio in Germania che viene a trovarlo come amico ma chiede che torni nella sua prigione.

Benedetto da parte sua continua a vivere la verità. Si comporta come il Santo Padre, riceve i saluti come Santo Padre e gli viene riconosciuta la dignità di Capo dello Stato quando viaggia. Tutti dimostrano di sapere che è ancora l’unico e il solo Papa. Ma sono in tanti a fingere che Bergoglio sia legittimo.

Quello che abbiamo visto dimostra ancora più chiaramente che i diritti umani del Santo Padre sono stati gravemente violati. Egli è di nuovo prigioniero, ancora una volta, in Vaticano. E questo ha aumentato il nostro dolore. Bisogna fare di tutto per liberare il Santo Padre e riportarlo al potere.

Bergoglio è un usurpatore maligno e ossessionato dal controllo di Benedetto. La Chiesa di Roma non può più negarlo!

Chiediamo a tutti di denunciare la violazione dei diritti umani di Papa Benedetto XVI alla Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, e di presentare all’Aia le accuse contro Bergoglio per usurpazione del legittimo governo dello Stato della Città del Vaticano.

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Nel frattempo, che tutta la Chiesa rimanga in preghiera, implorando il Signore con forti grida, digiuni e penitenze, che Egli invii un Angelo della liberazione per liberare Pietro dal carcere, come ha fatto per l’Apostolo 2000 anni fa. Egli ascolterà la nostra preghiera, se siamo sinceri.

Unisciti alla Chiesa di Roma, ogni mezzanotte a Santa Maria Maggiore, pregando per questa intenzione.

2 commenti su “Oggi la nostra gioia ritorna, ma il nostro dolore è aumentato”

  1. Purtroppo non capiscenessun sacerdote a cui mando queste notizie. Non vogliono accettare che papa Benedetto è il papa . Non sono più illuminati dallo Spirito Santo hanno preso l’uso dell’intero, hanno perso la fede. Finché i laici e i sacerdoti non tornano a Dio il Santo Padre papa Benedetto morirà solo. Penso che neanche san Giovanni Paolo ll non ha sofferto come soffre papa Benedetto. Preghiamo di cuore per lui.

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