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Il Padre Nostro: Rimedio contro la Chiesa delle Tenebre

di Frà Alexis Bugnolo

Nell’anno di Nostro Signore, Milleottocentoventi, la beata Anna Katerina Emmerich ebbe una serie di visioni che parlavano di una Chiesa delle Tenebre e di un Papa oscuro che si impadronisce della Chiesa di Roma. Come rimedio, la Madonna ha mostrato come, se i fedeli si fossero presentati davanti alla sua Basilica di Santa Maria Maggiore a mezzanotte e avessero pregato a braccia tese – nella maniera della preghiera di suo Figlio che pregava sulla Croce per la redenzione dell’umanità – le porte si sarebbero presto aperte e la Chiesa delle Tenebre sarebbe stata scacciata dalla città.

Nei dettagli di questa visione, ci sono 2 fatti importanti: Che la Madonna misura il tempo minimo che chiede a tutti di pregare quale tre Padri Nostri; e che il Santo che accompagna il Beato è San Francesco d’Assisi.

San Francesco era molto devoto al Padre Nostro. Chiede ai fratelli del suo Ordine di dirne 72 al giorno, al posto dei 72 salmi che il clero diceva ogni giorno. Ma non solo, san Francesco scriveva l’esposizione più sublime del Padre Nostro, meglio ancora di quello di san Tommaso d’Aquino.

Questi dettagli portano a concludere che la Nostra Madre celeste voleva molto delicatamente di indicare l’importanza del Padre Nostro per la salvezza della Chiesa di oggi.

Ho visto molti trattati di preghiera, ma in nessuno di essi ho visto una spiegazione dell’importanza del Padre Nostro. Perciò voglio condividere alcune osservazioni su questo, per dimostrare che quella singola preghiera è la più importante in tutto il cosmo, e la più importante per ognuno di noi, per arrivare al nostro destino eterno. Di conseguenza, il Padre Nostro è l’essenza della religione cattolica.

Tra l’Alfa e l’Omega

Quando collegate il vostro punto di partenza con la vostra destinazione con una linea, avete tracciato il percorso del vostro viaggio terrestre.  Quel percorso può non essere rettilineo, perché questo mondo è pieno di cose storte e di ostacoli per i viaggiatori.

Ma nei movimenti celesti, quando si collegano i punti di partenza con le destinazioni, le linee sono sempre dritte.

Lo stesso vale nell’ordine soprannaturale delle cose.

Prima della Creazione non c’era altro che Dio. E non c’è niente nella Creazione che non sia venuto da Dio, o che non sia stato fatto da o dalle cose che sono venute da Dio. E alla fine, quando questo mondo sarà distrutto, non rimarrà più nulla, ma ciò che è arrivato a Dio, in Cielo, e ciò che si è rifiutato di arrivarvi, che sarà gettato nel fuoco eterno dell’Inferno.

La linea che collega Dio come Inizio o Alfa di tutte le cose a Dio come Fine o Omega di tutte le cose, è, quindi, il viaggio cosmico di tutta la creazione. È il contesto stesso dell’essere di tutte le cose, siano esse fisiche o spirituali, naturali o soprannaturali. Non tutte le creature sono in movimento lungo quell’itinerario, la maggior parte di esse è paesaggio divinamente elaborato. Ma l’umanità è stata concepita come una razza per essere in viaggio.

Ed è per questo che Gesù Cristo, l’Eterno Figlio di Dio, ci ha insegnato una sola preghiera: il Padre Nostro. Molti studiosi e teologi e soprattutto liturgisti ne sono imbarazzati. Pensano che Cristo avrebbe dovuto scrivere un Messale o qualcosa del genere, o almeno mettere in stampa un Breviario. Ma non l’ha fatto.

Non l’ha fatto, perché Dio, essendo Infinito, sa dire l’Infinito nel singolare, nel minuscolo, nei dettagli di tutto ciò che esce dalla Sua Bocca. Questo è ciò che rende eterne le parole di Gesù Cristo nel Vangelo. Non c’è fine ai tesori da rivelare in esse.

E il Padre Nostro non è diverso.

Fate un passo indietro per un momento e considerate il Padre Nostro nella sua totalità.  È una preghiera rivolta a Dio Padre, la Prima Persona della Trinità, il principio di tutta la Trinità, poiché è solo da Lui che tutte due delle altre Persone procedono. La preghiera stessa si conclude con le suppliche per le cose necessarie per arrivare al Cielo, il nostro ultimo fine, Dio stesso, nel quale San Francesco dice che i Santi dimorano.

Così il Padre Nostro è, nelle sue poche frasi, LA preghiera per il cammino cosmico di cui ho appena parlato, perché ci collega a Dio come nostra Prima Causa, la nostra Alfa, e a Dio come nostro Ultimo Fine, o Omega. Non c’è preghiera di orientamento spirituale più grande di questa.

E questo è, credo, il messaggio nascosto nelle rivelazioni fatte alla beata Anna Katerina Emmerich. La Chiesa è arrivata alla crisi attuale perché troppi di coloro che sono nella Chiesa, il Clero prima di tutto, hanno perso l’orientamento e vagano come stelle cadute, fuori dalle loro posizioni. Hanno dimenticato il significato delle parole del Padre Nostro.

Per questo dico che il Padre Nostro è la somma e l’essenza stessa della Religione Cattolica, perché la nostra Santa Fede non ha nulla a che fare con niente di più che orientarci verso Dio e indirizzarci a vivere con Lui per sempre, con la fede in Dio, la penitenza per i nostri peccati, e un umile servizio della Maestà Divina.  Come non si può pregare adeguatamente il Padre Nostro senza rivolgersi a Lui, così la Messa dovrebbe essere sempre offerta con tutta la congregazione, sacerdote compreso, ad orientem.

Inoltre, come non c’è nessuno che sappia tornare al Padre se non il Figlio che è sceso dal Padre, così non c’è sana mentalità nella religione senza l’adesione totale a tutto ciò che il Figlio ha stabilito e come lo ha stabilito.

Tutto questo è messo in discussione e negato in pratica da chi sostiene che un eretico, apostata ed eletto senza dubbio è indubbiamente il Papa. È come dire che il venditore di olio di serpente, lungo strada, è il vostro agente di viaggio!

Le parole hanno un significato. Se neghi questo, non puoi nemmeno cominciare a pregare il Padre Nostro. Le parole hanno un significato, sia che si tratti di ministerium e munus, sia che si tratti di Pater Noster qui est in caelis o non ci indurre in tentazione!

Ecco il motivo per cui è una follia cosmica cambiare le parole del Padre Nostro.

Il Padre Nostro è la preghiera più sublime, quando la diciamo, dovremmo intendere ciò che diciamo, e a causa della sua importanza nella scala cosmica delle cose, SE NON intendiamo ciò che diciamo quando preghiamo il Padre Nostro, siamo veramente perduti.

 

Prete al Trionfale scomunica fedele leale al Papa

Roma, il 5 Gennaio, 2019: Un sacerdote belga ha scomunicato un fedele romano al Trionfale per “non essere in comunione con papa Francesco”.  Ha fatto proprio al momento in cui il fedele si è inginocchiato per ricevere il Santissimo Sacramento!

Il prete, che si dice essere il Parroco, non stava per dare comunione ma entrava la Chiesa arrabbiato per aver ricevuto nelle buste di offerta qualche oltre che soldi. Sembra un scritto piegato. Evidentemente invece di pregare la Messa egli conta i soldi appena ricevuti dopo l’offertorio.

La chiesa è sede titolare del Cardinale Joseph William Tobin, Arcivescovo di Detroit, negli Stati Uniti d’America.

Comunque, il parroco della Parrocchia Santa Maria delle Grazie al Trionfale (nome del quartiere) si identifica sul sito della parrocchia quale Don Antonio Raimondo Fois, così:

“nato nel 1969, di nazionalità belga. E’ stato ordinato sacerdote il 14/05/1995 a San Pietro in Roma. Ha assunto l’incarico di parroco della Parrocchia Santuario di Santa Maria delle Grazie al Trionfale il 01/09/2015.”

Quindi, neanche romano, neanche cittadino Italiano. Al contrario, il fedele scomunicato è cittadino italiano residente a Roma.

La parrocchia si distingue a Roma per il fatto che nel presepe natalizio suo si è stata messa una statuina bambola di Bergoglio inginocchiandosi davanti il Bambino! Una cosa pazzesca!

In riguardo alla scomunica, non è chiaro che è successo, ma per evidenziare lo scandalo, pubblichiamo qui un trascritto del testimonio del fedele punito improvvisamente al momento di comunione.

Sono stato alla messa delle 9 del mattino nella parrocchia di Santa Maria della Grazie al Trionfale, a circa 500 metri a nord delle mura vaticane, quando un prete con la tonaca nera si avvicinava alla linea della comunione dove mi trovavo, e mentre mi inginocchiavo, scosse il pugno contro di me gridando: “Hai scritto questo? Non puoi ricevere la comunione qui, perché rifiuti Papa Francesco! — Ero completamente scioccata e costernata. Urlava come un pazzo che si chinava verso di me, mentre io restavo in ginocchio davanti al sacerdote che distribuiva. Gli dissi: “Accetto il Papa. Sono cattolico.” Lui ha insistito che non ricevessi. Mi alzai e chiesi: Chi sei tu? Mi disse che era il parroco. Gli ho detto che non ha il diritto di negarmi la comunione. Disse che i suoi superiori glielo avevano ordinato. Chiesi quali superiori. Mi disse che aveva fatto una telefonata al Segretario di Stato in Vaticano (che non è il suo immediato superiore, il Vicario di Roma lo è) e che l’Assessore del Segretario di Stato gli aveva detto di rifiutarmi la comunione nella sua parrocchia. Ha detto che mi ha denunciato per distribuire l’opuscolo in mano. Non avevo gli occhiali indossi e quindi non potevo vedere se era qualcosa che avevo scritto o distribuito. Gli ho detto che avrebbe dovuto seguire il diritto canonico, se ha voglia che la sua pena di scomunica abbia forza di legge. Che doveva avvertirmi 3 volte e che doveva emettere la sua decisione per iscritto. Ha rifiutato. Gli ho detto, davanti a tutta la congregazione, che mi appello al Papa! Lui ha rifiutato lo stesso. Ho fatto notare ad alta voce che rifiutava l’autorità della Sede Apostolica se rifiutava il mio appello. Insistette nel rifiutarmi la comunione. Così ho lasciato la fila e l’ho affittata. E ordinò al sacerdote e alla suora che davano la comunione di togliere il sacramento ai fedeli. Me ne andai piangendo che mi era stato negato il Signore sacramentato senza motivo.

Che tipo di misericordia è questa? Scomunicato mediante una telefonata! Senza indagine, senza dialogo, senza osservanza delle norme canoniche per le pene. Ecco la Nuova Chiesa Bergogliana!

Domani, forse, nuove scomuniche per chi non è accordo con qualche detto del Misericordioso Argentino!

Comunque, il rifiutare di comunione con altri membri della Chiesa Cattolica è reato canonico di scisma che è punita nel Codice di Diritto canonico con la scomunica latae sententiae (canone 1364, cfr. canone 751). Sembra che il Don Fois per rigettare l’appello del fedele al Santo Padre e per negargli il Sacramento ha fatto un doppio atto di scisma con la Santa Sede e con il fedele.

L’ironia è che la Parrocchia si impegna nel anno pastorale di 2019 e 2020 ad ascoltare i bisogni della città, secondo il sito della nostra Diocesi! Dire che qualche cosa non va al Trionfale sarebbe eufemismo!

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CREDITS: L’immagine in evidenza da Wikimedia Commons è stato scattato da Sergio D’Affito e si usa qui sotto Creative Commons License BY-SA-4.0 come indicato sulla detta pagina.